Il Processo a Fellini per la regia di Mariano Lamberti in scena all’Altrove Teatro Studio di Roma: ombre e segreti del regista e della sua musa Giulietta Masina.
Dal 25 gennaio va in scena all’Altrove Teatro Studio di Roma lo spettacolo Processo a Fellini, scritto da Riccardo Pechini e diretto da Mariano Lamberti, con Caterina Gramaglia e Giulio Forges Davanzati.
Uno spettacolo sulla grande Giulietta Masina, quasi un Otto e mezzo dal punto di vista della moglie e musa del regista Federico Fellini: sul palcoscenico ombre e segreti della loro vita. Un omaggio al talento di colei che è vissuta accanto ad un uomo che non ha fatto misteri dei propri tradimenti, una donna la cui riservatezza è stata troppo spesso confusa con la rassegnazione.
Finzione e realtà
Il Processo non è soltanto pura cronaca di vita vissuta: in esso elementi inventati si mescolano a quelli biografici e lo spettacolo assume il color nero di un thriller psicologico, dove la Masina passa dalla purezza infantile ad una vendetta adulta e consapevole. Una metamorfosi dal sapore kafkiano, con un mistero svelato alla fine.
Affiancata dai diversi personaggi interpretati da Davanzati, l’attrice definita geniale, una sorta di Chaplin al femminile, ritorna a vivere con la passione della Gramaglia, che a lungo l’ha studiata e ne ha già vestito i panni ne Le lacrime di Giulietta.
“Mille” donne in una
Attraverso un complesso percorso onirico si assiste ad un viaggio dell’anima, che non è semplicemente quello di una donna, ma di tutte quelle mogli e compagne rimaste all’ombra di uomini dalla personalità prevaricatrice, insensibili perché cullati dalla loro sterile intoccabilità.
Una rivendicazione della femminilità repressa, una chiave di lettura di una storia passata che racconta qualcosa di sempre tremendamente attuale, quel giogo psicologico cui decenni di emancipazione non sembrano essere serviti a molto, oppure a qualcosa sì?..